di Annamaria Martinisi e Roberta Bernardi – Nella quinta ed ultima puntata de L’amica Geniale vi è un evento sconvolgente ed inaspettato, Tina la figlia di Lila, e ciò crea nella donna un trauma che si ripercuote anche su Elena e sulle figlie che oramai vivevano assieme a Tina.
L’amica geniale – Il commento degli ultimi episodi
Episodio 9: La sparizione
Nino Sarratore che è diventato un politico anche abbastanza conosciuto, si presenta a casa di Elena. Qui troverà le figlie di Elena, Dede ed Elsa, e sua figlia Imma, ma anche Tina la figlia di Lila e Enzo; questa sarà l’ultima volta che si vedrà la bambina perché poco dopo, in strada, mentre Lila e Nino stanno parlando la piccola sparirà nel vuoto. Nel panico che segue l’evento si inizia anche a sospettare dei Solara, ma questi si mettono a disposizione e partecipano, anche con la loro influenza, alle ricerche che però risultano vane. Lila non regge e si dispera per la circostanza e, quando inizia a perdere le speranze si perde nella depressione. Non è più presente, si chiude in casa, si distacca dalla realtà e assume atteggiamenti ingiustificabili verso Enzo. La conclusione dell’episodio vede mettere in atto l’uccisione dei fratelli Solara. Elena pensa che siano stati uccisi da Pasquale, tornato in Italia dopo anni assieme a Nadia ma di questo non c’è nessun riscontro. I due, che in realtà erano entrati negli anni in un gruppo politico armato, verranno comunque arrestati dopo un po’.
La sparizione della bambina perduta, nel tratto narrativo immediato, è Tina, la figlia di Lila, che sparisce senza lasciare alcuna traccia. Ma tale scomparsa ha un senso molto più ampio, abbraccia drammaticamente le sorti sia di Lila che di Elena, mettendo a dura prova il loro legame segnato da tensioni e incomprensioni. Elena inizia a covare un terribile senso di colpa, una sensazione di responsabilità per qualcosa di irrimediabile e la tragedia diventa un punto di non ritorno per entrambe le protagoniste.
Episodio 10: Restituzione
Lila è sempre più depressa. Interpreta la morte dei Solara come una vendetta di Tina immaginando che è tornata per vendicarsi e lo dice chiaramente a Elena. A quest’ultima le cose vanno bene professionalmente ma a casa nascono problemi. Dede, la figlia grande, è innamorata di Gennaro, il figlio di Lila già tossico ma che sembra uscito dalla dipendenza. Gennaro però se ne va di casa e lo fa con Elsa, l’altra figlia di Elena. Questa è disperata e parte verso Bologna alla ricerca dei due ragazzi con Enzo. Durante il viaggio quest’ultimo si confida e le dice che con Lila è finita da quando Tina e scomparsa e che sta cercando lavoro a Milano. Gennaro ed Elsa vengono ritrovati, ma Dede è arrabbiata e va via in America, dal padre, mentre Nino Sarratore viene arrestato per Tangentopoli e la piccola Imma è disperata. Elena, a questo punto decide di lasciare Napoli e trasferirsi a Torino chiudendo anche i rapporti con tutti. La ritroveremo dopo tanto tempo a telefono con Gennaro che la informa che Lila è sparita e nel finale ad Elena arrivano a casa due vecchie bambole che lei e Lila, da piccole, avevano buttato nello scantinato. Si convince così che le ha mandate Lila in segno di amicizia.
Nel finale di stagione de L’amica geniale, la distanza tra Elena e Lila diventa simbolica. Lenù, dopo aver tentato per anni di superare e comprendere l’amica, arriva a una nuova consapevolezza, l’impossibilità di colmare il vuoto esistenziale che ha segnato Lila. Questa accettazione segna una nuova maturità per Elena, che ora può guardare alla propria vita con maggiore lucidità.
Il concetto di “bambina perduta” ne L’amica geniale diventa vessillo delle vite di Elena e Lila, smarrite sin dall’infanzia, a partire dalle bambole perdute nella prima stagione, allegoria dell’innocenza rubata e di un legame che nasce sotto il segno della complessità. Lila, brillante e autodistruttiva, vive sotto le sacre spoglie della “smarginatura”, in costante ribellione con sé stessa e con un mondo che non le permette di esprimere pienamente la propria personalità. Elena, la narratrice, si rivela anch’essa essere una figura smarrita. Nonostante il suo successo professionale come scrittrice, la sua vita è segnata da un senso di incompletezza, lacerata tra le sue ambizioni e le responsabilità familiari, tra il desiderio di affermarsi e le costanti interferenze del passato.
Lila sceglie di sparire, lasciando all’amica un enigma e un addio definitivo sotto forma delle stesse bambole con cui tutto era iniziato. Bambole che per magia riappaiono, nella cassetta della posta di quest’ultima, negli ultimi minuti dell’episodio finale. Una storia di smarrimento e restituzione, non di pupazzi, non di figlie, ma di un’identità, che da sempre ha cercato di definirsi attraverso il tormentato accadimento dei destini delle due donne.
Elena si perde e si ritrova grazie alla dissolvenza di Lila, che scomparendo, aiuta Lenù a tratteggiare i confini della sua esistenza che porranno le basi per scrivere il romanzo della loro amicizia.