Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the advanced-access-manager domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.popcornclub.net/home/wp-includes/functions.php on line 6121

Notice: La funzione _load_textdomain_just_in_time è stata richiamata in maniera scorretta. Il caricamento della traduzione per il dominio td-cloud-library è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /web/htdocs/www.popcornclub.net/home/wp-includes/functions.php on line 6121
"Familia", un dramma senza compromessi che esplora l'abuso e le sue cicatrici - Pop Corn Club
sabato, Aprile 19, 2025

“Familia”, un dramma senza compromessi che esplora l’abuso e le sue cicatrici

Share

I ricordi dell’infanzia, positivi o negativi, plasmano indelebilmente l’esistenza di una persona, lasciando segni profondi che talvolta riaffiorano nei momenti più impensati. In Familia, il nuovo film di Francesco Costabile, questo tema viene affrontato con uno sguardo crudo e viscerale, esplorando i legami più intimi e le ferite che non si rimarginano. Fin dai primi fotogrammi ci proietta in una dimensione sospesa, quasi onirica, in cui il confine tra ricordo e sogno si fa sottile.

Familia

La storia, tratta dall’autobiografia di Luigi Celeste Non sarà sempre così, segue Gigi, un giovane di vent’anni che vive con la madre Licia e il fratello Alessandro. Franco Celeste, il padre, è un’ombra oscura nel loro passato, allontanato dalla famiglia dopo aver avvelenato le loro vite con anni di violenze e abusi. Franco ha sbagliato tutto, proprio tutto. Il suo controllo ossessivo, la sua gelosia malata e la rabbia perpetua hanno devastato l’esistenza di chi lo circonda. In questo contesto, la madre, interpretata magistralmente da Barbara Ronchi, è una figura centrale: succube emotivamente e fisicamente, ma capace di mantenere una dignità che la porta a proteggere i propri figli ad ogni costo.

Spezzare le catene

Il film riesce a mettere in luce un tema delicato e spesso trascurato: la giustizia che fatica a proteggere il rapporto madre-figli quando si decide di denunciare. Costabile non nasconde il lato oscuro di un sistema che spesso non tutela le vittime nel modo adeguato, mostrando quanto sia difficile per una donna come Licia spezzare una catena di abusi senza pagarne un prezzo elevatissimo. Ma Familia non si limita a raccontare la storia di una madre coraggiosa. La violenza domestica ha effetti devastanti anche sulle vite dei figli, e Gigi, in particolare, ne è un chiaro esempio. Privato di una figura paterna positiva, si smarrisce, cercando un’identità e un modello di mascolinità in luoghi sbagliati.

Francesco Di Leva nella sua interpretazione più intensa


Qui, l’interpretazione di Francesco Di Leva si rivela la più intensa della sua carriera, rendendo Franco Celeste un personaggio che lo spettatore impara rapidamente a odiare. Di Leva riesce a incarnare con maestria un uomo tossico e violento. Costabile riesce nel complesso compito di dipingere il suo “finale” con umanità, pur senza giustificarne le azioni, restituendogli quel minimo di complessità che lo rende più reale e, forse, ancora più inquietante.

Uno stato di costante minaccia

La tensione in Familia cresce progressivamente, fino a diventare quasi insostenibile. È come se fossimo costretti a spiare questa storia attraverso lo spioncino di una porta chiusa, incapaci di distogliere lo sguardo dalla brutalità che si consuma all’interno di quelle mura. Nulla in questa storia è normale, tutto appare distorto, malato, e ogni gesto, anche il più banale, è intriso di significati sotterranei. Le scene più disturbanti si svolgono spesso attorno alla tavola, luogo simbolico dove la rabbia e la tensione esplodono, e dove Franco reclama il suo ruolo di padrone della casa, esigendo la sottomissione della moglie e dei figli.

Costabile utilizza sapientemente ogni strumento registico per amplificare il disagio: inquadrature claustrofobiche, angolazioni stranianti e un uso del suono che contribuisce a creare un’atmosfera di costante minaccia. Il dramma che si consuma davanti ai nostri occhi non è solo quello di una famiglia spezzata, ma di un’intera società incapace di affrontare in maniera adeguata la violenza che si cela tra le mura domestiche.

Un’opera che non lascia spazio ai compromessi

Il percorso di Gigi, interpretato con grande sensibilità da Francesco Gheghi, rappresenta una delle storie più strazianti del film. La sua rabbia lo porta a cercare un rifugio in un gruppo di estrema destra, dove finalmente trova un’illusione di appartenenza, ma è una rabbia che lo consuma dall’interno. Costabile non lascia spazio all’indifferenza, mostrando come anche Gigi, come Rosa in Una femmina, debba affrontare i suoi demoni per tentare di spezzare una catena di violenza che rischia di perpetuarsi.

In definitiva, Familia è un’opera densa di emozioni, che non lascia spazio ai compromessi. È un film che pretende una reazione, uno sguardo critico su una realtà troppo spesso ignorata, e che riesce a trasformare una storia personale in una riflessione universale sulla violenza e le cicatrici che lascia.


Segui PopCornClub anche su Instagram e Tik Tok



Read more

Ultimi Articoli