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Svaniti nella notte: il thriller da incubo con Riccardo Scamarcio - Pop Corn Club
domenica, Aprile 20, 2025

Svaniti nella notte: il thriller da incubo con Riccardo Scamarcio

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Svaniti nella notte è il thriller diretto da Renato da Maria ed eletto come miglior film di quest’estate dagli utenti della piattaforma Netflix. Il film si avvale di un cast importante con la presenza attoriale di Riccardo Scamarcio, Massimiliano Gallo e di una celebrità internazionale Annabelle Wallis. La pellicola è un remake di un film argentino Septimo con una produzione co-italiana. Sebbene altri film o serie italiane siano già entrati nella top ten dei contenuti più visti, mai prima d’ora erano riusciti a dominare anche la classifica mondiale. Nonostante i numeri alti, molti utenti dai social media, come X, invece la pensano diversamente.

Trama

Svaniti nella notte si apre con la pratica di divorzio di una coppia che ha scelto di percorrere due strade diverse in due stati diversi: Pietro (Riccardo Scamarcio) un ex giocatore d’azzardo da un passato poco raccomandabile ed Elena (Annabelle Wallis), una psichiatra americana benestante, che ha finanziato il sogno di Pietro, aprire un b&b. Non condividendo più né il suo sogno né l’amore per la Puglia, protagonista anch’essa della pellicola, Elena decide di far ritorno negli Stati Uniti con i suoi due figli, Bianca e Giovanni.

Durante una notte, la vita di Pietro viene sconvolta quando i figli scompaiono misteriosamente dalla masseria di famiglia. Pietro si ritrova a dover affrontare i suoi demoni e a collaborare con Elena per ritrovare i loro bambini. Mentre il tempo scorre inesorabile, la coppia scopre che dietro il rapimento si nasconde un oscuro complotto legato ai debiti di Pietro con pericolosi strozzini. Disperato e senza alternative, Pietro accetta un incarico rischioso da un vecchio amico, Nicola (Massimiliano Gallo), sperando di raccogliere il denaro necessario per pagare il riscatto.

Ma quando Pietro ritorna a Bari, nulla è come sembra. Le persone si comportano in modo strano e la realtà si trasforma in un incubo surreale. Tra colpi di scena e rivelazioni scioccanti, Pietro ed Elena dovranno affrontare una corsa contro il tempo per salvare i loro figli e scoprire la verità dietro il mistero che li ha travolti

Cosa non ha funzionato?

Sempre più frequenti sono le produzioni miste, italiane con quelle straniere, e ciò non sorprende. Come non sorprende nemmeno più il voler emulare il modello thriller americano, producendo poi nella concreta realtà una copia scadente senza sale né pepe, proprio come questo film. Il cameo di Massimiliano Gallo e la fotografia della Puglia ha reso interessante e ha fatto conquistare punti bonus al film, ma di come questo sia in pole position su Netflix da quando è uscito, nessuno lo sa spiegare nemmeno gli utenti di X.

Una trama banale da un risvolto altrettanto banale, forse la sorpresa del doppio colpo di scena che poteva riscattare il film, ma che non è stata giostrata bene, ha prodotto il classico tutto fumo e niente arrosto. I buchi di trama poi, sono solo la ciliegina di questa regia “che ha del potenziale ma non si applica abbastanza”.

I temi sono interessanti ed emerge chiaramente l’intento di voler narrare di quando un matrimonio finisce e di temi sensibili come la droga o il gioco d’azzardo. Elena e Pietro sono due figure disfunzionali, chi sia il peggiore o il migliore tra i due non spetta a noi dirlo. Per amore dei figli si fa tutto ed è ciò che entrambi i genitori attuano: Pietro che si spinge nel fondo del barile, affogando tutti i suoi principi morali ed etici, pur di trovare il mezzo che possa portare di nuovo i suoi bambini a casa; Elena fa lo stesso, con un’astuzia e una manipolazione che valgono il premio oscar. Tra i temi trattati quello degli oppiacei, che evidenzia la malasanità del sistema medico americano e di come questo renda ‘tossico’ una persona qualsiasi affetta da un malanno o che faccia un incidente a cui viene prescritto; il tema del gioco d’azzardo e il vortice di debiti e di strozzini nel quale Pietro cade per raggiungere il proprio sogno. La dignità e l’amore qui vengono calpestati in modo superficiale ed insensibile, così come il rapporto che lega tutte le figure sulla scena.

Svaniti nella notte è un film che non supera la prova cinematografica e che sì, può essere eletto a thriller estivo come puro scopo intrattenitivo, ma non può certamente auspicare a nulla di più di questo.

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Valeria Lanza
Valeria Lanza
Nata sotto il segno del Capricorno con l'intensità di Jared Leto e la profondità di Tolkien, ascendente in Brad Pitt e l'energia travolgente di Churchill, con una Luna che fonde la sensibilità di Virginia Woolf con il fascino di Margot Robbie.

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