di Annamaria Martinisi e Roberta Bernardi – In prima serata su Rai Uno gli episodi 7 e 8 dell’ultima stagione de “L’amica geniale”.
Elena, che aveva già scoperto Nino Sarratore in casa mentre abusava della cameriera, ha la conferma anche da Antonio che Nino l’ha tradita diverse volte. Elena a questo punto apre gli occhi e decide di vendicarsi di Sarratore e, anche tempo dopo, quando Nino vuole tornare da lei lo lascia perdere perché capisce di non amarlo più.
L’Amica Geniale
EPISODIO 7 – IL RITORNO
Nel settimo episodio intitolato “Il ritorno”, Antonio rivela a Elena i tradimenti di Nino; un po’ per sfogo, un po’ per vendetta la protagonista finisce per fare sesso con Antonio. Nino sparisce dalla sua vita, e mentre cerca di ritrovare un equilibrio, la donna si concentra sulla stesura del suo romanzo, ma non avendo tempo ed ispirazione, decide di inviare a un editore il suo vecchio manoscritto, ambientato nel Rione, sperando che possa avere successo.
Quando Nino ritorna, lei si accorge di non provare più alcun sentimento per lui e prende così una decisione importante: lasciare tutto alle spalle e trasferirsi di nuovo nel Rione. Dopo il matrimonio di sua sorella Elisa con Marcello, Lenù riceve una notizia lieta: il suo libro comincia a riscuotere successo e attira l’attenzione di molti. Il romanzo non sarà privo di conseguenze.
La famiglia Solara, riconoscendosi nei racconti che mettono in cattiva luce il loro nome, si prepara a vendicarsi, dando il via a una faida più o meno aperta.
Il “ritorno” segna una nuova partenza per Lenú, un nuovo inizio tutto da scrivere, nel vero senso della parola. Elena si libera dalla gabbia del sentimento malato, accecato e accecante, che l’ha nutrita e poi svuotata dall’interno senza pietà. La donna finalmente si priva di Nino, fisicamente ed emotivamente ritrovando sé stessa. Lo fa con maggior contezza, con disarmo delle sensazioni morbose, e riprendendo in mano ciò che le riesce meglio, tornare ad essere percepita, attraverso gli occhi della gente, come un’intellettuale professionista ancor prima di essere donna. Con la pubblicazione del suo romanzo, Elena si riappropria dei suoi tratti autentici che l’hanno circoscritta ad una realtà molto più ampia del rione. La fama le si ripresenta grazie alla sua personale abilità di scrittura, che le consentirà di saper esistere senza la necessità di aggrapparsi alle attenzioni fallaci e apparenti di Nino.
EPISODIO 8 – L’INDAGINE
La nuova vita di Elena non si può dire certo povera di impegni. Divisa tra conferenze e presentazioni per promuovere il suo libro, trascura purtroppo le sue figlie, Dede, Elsa e Imma, affidate alle cure accorte di Lila. Imma, però, contrae una polmonite, evento che fa emergere un senso di colpa in Elena, amareggiata anche per un atto di Carmen, che la cita in giudizio per diffamazione. Inutile dire che dietro questa mossa ci sono ancora una volta i Solara, decisi a colpire la sua reputazione. La tragica morte di Alfonso spinge Elena e Lila a intraprendere un’azione di denuncia contro i Solara. Grazie alle informazioni raccolte da Lila sui loro loschi affari, le due amiche si dedicano a un articolo che rivela alcuni dei segreti più compromettenti della famiglia; anche se gli sforzi non riescono a portare i Solara alla giustizia. Lila affronta un’altra scoperta devastante: suo figlio Gennaro ha iniziato a drogarsi.
Con “L’indagine” si inizia ad imbastire un tessuto filmico e narrativo con cui la linea sottile tra le caratterizzazioni di Lila e Lenú non hanno margine di separazione, la mente dell’una lavora sull’altra. Lila pensa, Elena scrive, e con capziosità, la prima, ordisce una vendetta indiretta e consapevole ai danni dei Solara, che covava da moltissimi anni.
Un punto di non ritorno tra le due amiche, dove l’impronta romanzesca della Ferrante, trasposta su schermo grazie alla regia della Bispuri, palesa prepotentemente il bisogno umano e reciproco delle protagoniste. L’una rappresenta l’amica geniale dell’altra, forti di una complementarietà, che singolarmente, porterebbe lo smarrimento di entrambe.
Non esiste Lila senza Elena, non esiste Elena senza Lenú; un dettame che si fa vessillo di tutta la tetralogia di Elena Ferrante e che grazie all’ottavo episodio assume vivida essenza.