Crisi dell’industria cinematografica (da quanto tempo sentiamo questa frase?), pandemia, scelta troppo vasta e influenza social.
C’erano le sale cinematografiche e ci sono ancora. C’era l’utenza e l’attenzione, ci sono ma con qualche difficoltà. Come mai questa interferenza?
La febbre del sabato sera
La febbre del sabato sera è diventata quotidiana, anzi, scandita a ritmo di click.
Stories, News, Fake o non Fake.
È sempre questo il dilemma che aleggia a volte negli occhi di chi legge, a volte di chi scrive. Non si fa in tempo a conoscere una proposta che ne arriva subito un’altra.
Questa velocità, questa fame, ha condizionato non solo il pubblico che scarseggia a volte sì e a volte no nelle sale ma anche la soglia di ascolto e di attenzione. Basta aprire un social qualsiasi per incanalare flussi di energia e di attenzione, informarsi, dare sfogo parziale alla creatività. Ma è sufficiente?
Se c’è una colpa, si fa a metà
Potremmo dire: l’attenzione del pubblico è calata in vista di altre piattaforme di intrattenimento. Ma non è sufficiente.
Perché a quanto pare è calata anche quella di chi il cinema lo fa, lo produce e lo interpreta. Sono cambiati i ritmi e le esigenze, in una iper produzione sistemica e quasi sempre sotto esigenze dettate non da “quella cosa che va raccontata” ma dal “se non la racconto così, non funziona”.
Gli addetti ai lavori sono condizionati dagli stessi fattori perché esseri umani, vero, ma allora il valore aggiunto del cinema come va recuperato e perché si è disperso?
Questione di scelte (comode)
Moltissimi film e serie tv, e lo stesso discorso vale anche per il teatro, infilano senza troppi dubbi i personaggi iconici del momento, influencer o artisti affermati, senza considerare le nuove proposte artistiche.
E così capita di ritrovarsi in tutte le salse, la stessa faccia spalmata in più pellicole consecutive. Diventano (per scelta nostra?) idoli indiscussi e senza i quali non si batte cassa e botteghino. Ma è realmente una volontà popolare (il pubblico dovrebbe essere sovrano) o è una influenza calzante che rimbalza sui social e nelle menti di chi dovrebbe provare a tirare fuori prodotti creativi?
Noi abbiamo le vostre stesse domande senza la pretesa di dare risposte, perché forse l’attenzione parte proprio da due input che stanno facendo i conti con la livella: il desiderio ed il dubbio.