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Notice: La funzione _load_textdomain_just_in_time è stata richiamata in maniera scorretta. Il caricamento della traduzione per il dominio td-cloud-library è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /web/htdocs/www.popcornclub.net/home/wp-includes/functions.php on line 6121
Gli attori italiani portano Netflix in tribunale
sabato, Aprile 19, 2025

Gli attori italiani portano Netflix in tribunale

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Dopo otto anni di negoziati, Artisti 7607, la società cooperativa incaricata di tutelare e gestire i diritti connessi di migliaia di attori e doppiatori in Italia e all’estero, ha avviato un’azione legale contro Netflix presso il Tribunale civile di Roma. L’obiettivo è ottenere un compenso adeguato e proporzionato per gli artisti rappresentati, come previsto dalla legge.

Da Elio Germano a Neri Marcorè

Sono tanti gli attori italiani che si sono esposti in questa vicenda, come ad esempio Neri Marcorè: “Artisti 7607 fa una scelta doverosa per difendere la dignità professionale non solo dei nostri artisti ma di tutta la categoria. Non vogliamo subire atteggiamenti ostruzionistici e accettare compensi irrisori da parte delle piattaforme streaming, per le stesse ragioni che hanno motivato il recente sciopero degli attori e sceneggiatori americani. Tutti reclamiamo trasparenza dei dati di sfruttamento delle opere audiovisive e adeguatezza dei compensi”.

“Proprio le piattaforme che trattano e sfruttano dati si rifiutano, grazie al loro strapotere economico e contrattuale, di fornirci i dati previsti dalla normativa e di corrispondere conseguentemente i compensi agli artisti. E parliamo di multinazionali i cui ricavi vengono esclusivamente dallo sfruttamento di opere audiovisive”, queste le dichiarazioni di Elio Germano.

Non vogliamo subire atteggiamenti ostruzionistici e accettare compensi irrisori da parte delle piattaforme streaming

Le parole di Valerio Mastandrea

‘’Ci assumiamo questa responsabilità perché le scelte che vengono fatte oggi riguardano tutti e avranno ripercussioni sul presente e sul futuro di tanti artisti e di tante generazioni. Anche quelle che verranno dopo di noi, quindi a brevissimo’’, dichiara Valerio Mastandrea. 

Le scelte di oggi avranno ripercussioni sul presente e sul futuro di artisti e di tante generazioni

La replica di Netflix

“Il compenso degli artisti, interpreti ed esecutori è di fondamentale importanza per Netflix – ha dichiarato un portavoce della piattaforma – Da molti anni abbiamo un accordo con Nuovo Imaie, la collecting italiana che rappresenta la maggioranza degli artisti, interpreti ed esecutori italiani. Abbiamo cercato a lungo di raggiungere un accordo con Artisti 7607 e abbiamo fornito loro tutte le informazioni previste dalla legge, come riconosciuto dall’AgCom nella sua decisione dello scorso anno. Artisti 7607 ha ripetutamente rifiutato la nostra offerta di pagamento e, pur augurandoci che la accettino, attendiamo ora la decisione del tribunale”.

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