Edward Hopper ha lasciato un’impronta indelebile sulla pittura, il cinema, la fotografia e la musica. Il suo influsso si estende su pittori come Rothko e Banksy, cineasti come Alfred Hitchcock e David Lynch. Il suo lavoro, caratterizzato da un senso profondo di silenzio, attesa e solitudine, continua ad affascinare e ad ispirare.
Hopper – Una storia d’amore americana
Il documentario “Hopper. Una storia d’amore americana” (In sala solo il 9 e il 10 aprile per un nuovo appuntamento de La Grande Arte al Cinema), diretto da Phil Grabsky, offre uno sguardo approfondito sulla vita e sull’arte di Hopper. Attraverso interviste con esperti, letture di diari e uno sguardo intimo sulla sua vita quotidiana, il film ci porta dentro il mondo complesso e affascinante di questo artista enigmatico. Ci racconta di come Hopper abbia affrontato le sfide della sua carriera artistica, supportato dalla determinazione e dall’amore della sua moglie Jo, che ha sacrificato la sua promettente carriera per sostenerlo.

Il legame con Jo
Phil Grabsky, il regista, ha dichiarato di essere stato inizialmente attratto dall’immagine dell’artista come uomo schivo e scontroso, ma ha poi scoperto la complessità del suo carattere e l’importanza del suo rapporto con Jo. Questo ha portato alla decisione di cambiare il titolo del documentario in “Hopper: Una storia d’amore americana”, per riflettere sia l’amore di Hopper per l’architettura e i paesaggi americani, sia il legame profondo con sua moglie.
L’impatto di Hopper sulla cultura mondiale
Attraverso questo film, ci immergiamo nella vita e nell’opera di Hopper, esplorando il suo impatto duraturo sull’arte americana e sulla cultura mondiale. Il docufilm è un’opportunità unica per scoprire e apprezzare il genio di questo straordinario artista. È prodotto da Phil Grabsky con Exhibition on Screen. La colonna sonora è di Simon Farmer. La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.
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