“Cercavo un personaggio iconico, proprio come Luca Travaglia“. Edoardo Leo è protagonista della nuova serie Rai “Il clandestino”. L’attore romano torna a lavorare in un prodotto televisivo dopo tanti anni, dopo tanti ruoli cinematografici “iconici” (da “Smetto quando voglio” a “La dea fortuna”, passando per “Era Ora” e “Lasciarsi un giorno a Roma) e una lunga gavetta che l’ha portato ad affermarsi anche in un altro ruolo, quello di regista.
Con un sorriso smagliante e la sua inconfondibile timidezza quando gli viene attribuito in conferenza il ruolo di “Sex Symbol”, che piace sia alle donne che agli uomini, Edoardo Leo presenta il suo personaggio nella serie diretta da Rolando Ravello che debutterà su Rai 1 l’8 aprile, durante la conferenza stampa negli studi Rai di Roma.
Edoardo Leo è Luca Travaglia
La biografia di questo personaggio è ben scritta, lucida. Questo è uno dei motivi che mi ha convinto ad accettare questo ruolo. Fin dalla prima lettura l’ho subito visto: il suo essere introverso, come camminava, come si vestiva. Quello che ho cercato di fare quando abbiamo girato a Milano è stato percorrere in un certo senso la sua vita, stando il più possibile da solo per quanto possibile, preferendo ad esempio di vivere in una casa, anziché in albergo. Alla fine delle riprese non ti porti il dolore, ma confesso che mi sono portato dietro una grande fatica, viste le riprese lunghe con delle scene molto intense e impegnative, ma un po’ di introversione e la riservatezza di Travaglia, perché in questo ci somigliamo molto. Sono molto riservato e schivo, proprio come lui. Questa è una corda che mi ha molto affascinato del personaggio.
Luca tRavaglia è riservato e schivo, proprio come me

Il ritorno in televisione
Quest’anno festeggio 30 anni di gavetta e ho cominciato proprio in questi giorni del 1994 in una serie Rai. Per tanti anni non ho fatto serie televisive, ho fatto tanto cinema. Cercavo un personaggio iconico, proprio come Luca Travaglia. I personaggi che ho scelto negli anni sono quelli che hanno fallito e tentano il riscatto. Mettersi nei panni degli altri è l’unico modo per aiutarli. Spero che entri nel cuore del pubblico e sarei ben propenso per una seconda stagione.
La forza del personaggio
Non c’era tantissimo da andare a rubare, questo personaggio ha una sua identità, una sua forza e mi sono fidato della scrittura, ricostruendo poi a modo mio la biografia del personaggio.
Travaglia parla poco, strano per il protagonista di una serie, soprattutto se pensiamo ad un poliziotto. L’empatia la costruisci grazie anche agli altri attori. Aumentare la parte comedy ha contribuito a rendere il personaggio più umano, sotto certi aspetti meno antipatico. La qualità umana del personaggio viene fuori rispettando il suo essere introverso e burbero.